Si tratta di personale altamente specializzato che deve saper lavorare in realtà diverse e collaborare con varie figure professionali: i medici, gli psicologi, gli educatori, gli animatori, i fisioterapisti. Inizialmente il progetto di pet therapy viene presentato al responsabile che lo autorizza e poi al personale della struttura insieme al quale, il pet partner, delinea in modo più approfondito l’intervento da attuare individuando i destinatari, nei confronti dei quali bisogna accertarsi che non abbiano fobie nei confronti degli animali, comportamenti aggressivi o allergie; vengono fissati gli obiettivi; la durata dell’intervento e il luogo di attuazione.
I professionisti della struttura e la coppia cane-conduttore realizzano nella pratica il progetto e ognuno svolge il lavoro che gli compete senza interferire in quello dell’altro.
In breve, il conduttore deve possedere specifiche competenze, saper interagire sia con l’animale che con il paziente e gli altri operatori, tutto ciò è fondamentale per la buona riuscita del progetto terapeutico.
Quindi, gli interventi di pet therapy non possono essere lasciati alla buona volontà di persone che si improvvisano operatori di pet therapy poiché possono mettere a rischio, oltre gli animali, anche le persone a cui è destinato l’intervento.
È consigliabile, prima di iniziare l’AAA/T, che il pet partner valuti la struttura in cui andrà ad operare tenendo conto di diversi fattori come l’esistenza di luoghi idonei in cui svolgere gli incontri e la facilità di accesso per gli animali ma anche assicurarsi che all’esterno della struttura ci sia uno spazio verde in cui l’animale, come il cane, possa poi sgranchirsi ed espletare i suoi bisogni fisiologici. Sarebbe opportuno che gli arredi interni come i tavoli, le sedie e i pavimenti, fossero facilmente lavabili, in modo da garantire le migliori condizioni igieniche.
Il cane viene considerato l’animale più adatto nell’applicare le AAA/T. Infatti, il cane, è in grado di interagire con l’uomo, è molto socievole, si adatta facilmente a diverse situazioni e può essere introdotto in ogni ambiente senza particolari difficoltà. Sono animali facilmente addestrabili, intelligenti e sensibili e di conseguenza vengono impiegati anche in quelle situazioni particolarmente delicate. Galimberti, uno dei fondatori dell’AIUCA (Associazione Italiana Uso Cani d’Assistenza), sostiene che per il cane tutti gli esseri umani sono uguali, infatti non riconosce i deficit delle persone ed è sempre in grado di interagire con queste a qualsiasi livello di gravità si trovino. Certe caratteristiche dei soggetti, come cattivi odori, vocalizzi acuti…, possono allontanare le persone mentre il cane non si discosta ma anzi attira la sua attenzione.
Mila CASELLA